Sulle tracce del Puer Apuliae. Hotel Federico II, struttura ricettiva tra comfort e tradizione.

La storia ci parla di un legame indissolubile tra Federico II di Svevia e il territorio pugliese, tante sono le testimonianze che attestano non solo la presenza dell’imperatore tedesco ma quello che per storiografi e studiosi è definito un vero e proprio amore verso la Puglia.

“Se il Signore avesse conosciuto questa piana di Puglia, luce dei miei occhi, si sarebbe fermato a vivere qui”, con questa frase, tradizionalmente attribuita a Federico II, definito non a caso “Puer Apuliae”, si può sottolineare il dichiarato amore verso la bellezza del patrimonio paesaggistico della Capitanata, terra al tempo dello svevo, di intere aree di macchia mediterranea, utilizzate come riseve di caccia, arte a cui il sovrano staufico teneva particolarmente, come documentato dal “De arte venandi”, libro sulla caccia da lui stesso scritto.

Numerose sono le tracce della presenza importante di Federico II di Svevia, tanto da fare di Foggia, res inclita sedes imperialis Frederici, cioè sede imperiale; vedasi la Fortezza di Lucera, il pozzo di Federico a Foggia e tanto altro.

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InPuglia srl non poteva pertanto lasciarsi sfuggire l’opportunità di acquisire una struttura alberghiera presente nella città federiciana da decenni, intitolata proprio all’imperatore svevo.

L’Hotel Federico II situato nella centralissima Piazza del Popolo è ormai da anni approdo sicuro per i tanti turisti che giungono nella città di Lucera.

Ubicato in una favorevolissima posizione, l’hotel dista infatti pochi metri dal centro storico, ed è facilmente raggiungibile a piedi dalla stazione ferroviaria, entro il medievale arco di Porta Troia, un muro di cinta bugnato con porta ogivale e simbolo di epoca angioina.

La struttura dispone di 15 camere, con la vera e propria chicca, rappresentata dalla suite, caratterizzata da un duplice affaccio: ad est per ammirare la piazza, ad ovest entro il caratteristico arco murario di trecentesca memoria.

Perchè come scrisse Oscar Wilde “Ogni luogo che si ama è il mondo per ciascuno di noi”.

A cura di Claudia Ferrante

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